Inclusione degli alunni con diverse abilità

scuola per tutti

inclusione 1

L’inclusione è impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali concorrono ad assicurare il successo formativo di tutti e di ciascuno, anche attraverso una presenza partecipata delle famiglie e delle associazioni.

Il D.Lgs 66/2017 esplicita norme per la promozione dell’inclusione scolastica specificando che questa risponde ai differenti bisogni educativi degli alunni e si realizza attraverso strategie educative e didattiche finalizzate allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno. 

L’accoglienza ,il sostegno e  l’integrazione impegnano la scuola in percorsi specifici , finalizzati al raggiungimento del successo formativo di ciascun alunno.

Docenti, alunni e genitori devono lavorare insieme affinché la diversità sia occasione di  riflessione, di confronto e, quindi, sia considerata come  autentica risorsa. Tale valorizzazione rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della  comunità scolastica.
Una “scuola per tutti” è un obiettivo da concretizzarsi attraverso la flessibilità del gruppo classe, la collegialità di ogni iniziativa di integrazione e la massima individualizzazione delle proposte sia educative che didattiche.

Nel corso degli ultimi anni è aumentato considerevolmente il numero di alunni che presentano varie tipologie di difficoltà . Si tratta di ragazzi che non “stanno bene” a scuola, che la subiscono; è ovvio che la scuola non può e non deve fare tutto: in un sistema formativo integrato essa svolge un compito importante, ma non esclusivo, tuttavia fondamentale. 

L’alunno che “avverte” di non essere in grado di approcciarsi  allo studio e all’apprendimento delle varie materie di studio, in modo adeguato,  prova un profondo disagio anche nella comunicazione e nella relazione con gli adulti e con i coetanei; spesso “nasconde” o “camuffa” questo disagio con comportamenti provocatori; oppure è disattento, agitato, disturba il normale svolgimento delle lezioni. Spesso ad un’osservazione superficiale questi comportamenti ed atteggiamenti vengono attribuiti a scarso interesse, svogliatezza, basso livello di autostima. Spesso l’alunno non viene posto nella condizione di manifestare la reale condizione che sta vivendo; motivo per cui se gli insegnanti non individuano per tempo le reali cause di un tale comportamento e di tale situazione l’alunno si isola dal contesto-classe fino ad abbandonare gli studi.

Se, invece, gli insegnanti individuano le cause “profonde” del disagio sono in grado di affrontare la situazione in modo adeguato e di rassicurare e confortare l’alunno nel difficile processo di apprendimento.

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